Gli impianti di distribuzione di GPL devono essere realizzati secondo le norme di prevenzione incendi previste dal DPR 340/03 e sue successive modifiche e integrazioni. In particolare, una recente modifica del DPR 340/03 prevede che vi siano adeguate distanze di sicurezza tra gli elementi dell’impianti, le apparecchiature degli altri carburanti e le altre attività ( officina meccanica, bar, shop…) presenti in una stazione stradale. Inoltre, a seconda della capacità di stoccaggio del punto vendita, devono essere rispettate distanze di sicurezza da fabbricati esterni all’impianto, che aumentano in proporzione alla rilevanza delle attività sotto il profilo della sicurezza e dell’affluenza del pubblico. L’impianto deve essere dotato di un sistema di shut down, ovvero un controllo in grado di bloccare le operazioni di rifornimento sia alle auto sia all’impianto stesso in caso di incendio. Inoltre, deve essere assicurata la presenza di un sistema antincendio con estintori e idranti, come previsto dalla normativa UNI EN in vigore. Per quanto riguarda l’erogazione di GPL in modalità self service, è obbligatoria la presenza costante di un addetto specializzato, pronto a intervenire in caso di assistenza o di emergenza.
Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, l’impianto deve essere provvisto di:
1- pulsante di auto chiusura di erogazione che deve essere continuamente premuto dal cliente per permettere il rifornimento e che se lasciato andare per qualsiasi motivo, interrompe il flusso;
2- sistema di comunicazione interno tra utente e personale addetto e postazione di comando a distanza dell’erogatore;
3- sistema di controllo della posizione della pistola di erogazione per evitare incidenti dovuti ad un suo errato riposizionamento.