Il GPL è una fonte energetica pulita, pronta e disponibile, in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni climalteranti ed al miglioramento della qualità dell'aria, essendo caratterizzata da emissioni di sostanze inquinante di gran lunga inferiori ai carburanti tradizionali
Un carburante ecologico
Per quanto riguarda le applicazioni nel settore dei trasporti, il GPL riesce ad abbattere le emissioni tipiche sia dei motori alimentati a carburanti tradizionali, quali idrocarburi incombusti, in particolar modo i cancerogeni, CO2, polveri sottili (PM) ed ossidi di azoto (NOx).
L’assoluta valenza ambientale del GPL trova difatti conferma nel recente aggiornamento della banca dati di ISPRA1 sui fattori emissivi legati al trasporto stradale: operando un confronto fra i fattori emissivi di veicoli EURO 6 del segmento medio, l’alimentazione a GPL risulta caratterizzata da emissioni di ossidi di azoto (NOx, principale precursore della formazione del particolato atmosferico) del 70,0% inferiori rispetto alle auto diesel e del 61,2% rispetto ai modelli benzina e da emissioni di polveri (come PM_exhaust) del 92,4% inferiori rispetto alle auto diesel e del 82,6% rispetto ai modelli benzina. Per quanto riguarda le emissioni di CO2 il raffronto mostra riduzioni di oltre il 23% con la benzina e di oltre il 2% nei confronti del diesel. Considerato che la CO2 non subisce nessun post-trattamento, tale proprietà ecologica è strettamente legata alla chimica del prodotto che lo rende evidentemente più vantaggioso grazie ad una rapporto carbonio idrogeno più favorevole.
Ma le caratteristiche di riduzione delle emissioni climalteranti del GPL sono ancora più significative quando l’analisi non si ferma alla “ruota” ma procede a ritroso fino al “pozzo”: sull’intero ciclo vita dei prodotti energetici, infatti, il GPL è in grado di generare riduzioni emissive molto più consistenti in ragione delle caratteristiche della propria catena logistica, oltre a quelle legate al prodotto stesso.
Un combustibile ecologico
Anche negli utilizzi legati al settore del riscaldamento (sia residenziale, che industriale e commerciale), il GPL è caratterizzato da prestazioni ambientali di assoluto rilievo, con bassissime emissioni di CO2 ed emissioni quasi nulle di polveri sottili.
Per quanto riguarda gli impatti del settore del riscaldamento domestico sulla qualità dell'aria, nella comunità scientifica è sempre più evidente che la principale causa dell'inquinamento atmosferico sia da ricondurre all'utilizzo di apparecchi a biomasse legnose che, negli ultimi anni - complice la crisi economica - hanno vissuto un vero e proprio boom.
Su questo fenomeno esistono diversi studi autorevoli che hanno misurato l'entità delle emissioni inquinanti da parte dei diversi combustibili maggiormente utilizzati nel riscaldamento ad uso civile: tutti gli studi hanno ampiamente confermato le straordinarie qualità ecologiche dei gas ad uso domestico (GPL e metano).
L’ultimo aggiornamento della banca dati di ISPRA sui fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia, infatti, mostra come - rispetto ai combustibili liquidi - l’utilizzo di apparecchi alimentati a GPL nel settore domestico consenta di traguardare importanti riduzioni nelle emissioni di CO2, nell’ordine dell’11%, e significative riduzioni nelle emissioni di sostanze inquinanti: oltre il 40% in meno di NOx, oltre il 95% in meno di SO2 e circa il 45% in meno di polveri sottili, sia nella classe dei PM10 che dei PM2.5.
Il confronto con gli apparecchi alimentati a combustibili solidi, con lo specifico riferimento alle biomasse legnose, conferma appieno la valenza ambientale del prodotto. L’utilizzo di apparecchi alimentati a GPL, infatti, consente di ottenere importanti riduzioni negli impatti del settore del riscaldamento domestico sulla qualità dell’aria: riduzioni di oltre il 55% nelle emissioni di NOx, emissioni di CO di due ordini di grandezza minori (oltre 100 volte in meno), emissioni di SO2 ridotte di oltre l’85% ed emissioni di polveri sottili (PM10 e PM2.5) quasi nulle, con riduzioni pari a due ordini di grandezza (oltre 100 volte in meno).
All’utilizzo di GPL, inoltre, non sono associabili emissioni di sostanze cancerogene (idrocarburi policiclici aromatici, principalmente benzoapirene), riscontrabili, invece, nell’utilizzo di combustibili solidi legnosi.
1 https://fetransp.isprambiente.it/#/, rielaborazione Assogasliquidi
Il GNL ha grandi potenzialità di utilizzo sia in ambito civile (usi industriali e domestici per le aree off-grid), sia come carburante per il settore del trasporto pesante, sia terrestre che marittimo.
Un carburante ecologico
Per quanto riguarda il settore dei trasporti, la Direttiva 2014/94/UE (c.d. DAFI) individua il GNL nel novero dei carburanti alternativi, associando al prodotto un ruolo primario nel processo di decarbonizzazione del settore del trasporto pesante, sia stradale che marittimo.
Per quanto riguarda il settore del trasporto stradale, rispetto ai carburanti liquidi tradizionali il GNL consente di ridurre di oltre il 15% le emissioni di CO2, del 96% le emissioni di polveri sottili (PM), di circa il 32% le emissioni di NOx e di oltre il 95% le emissioni di SO2, garantendo inoltre una riduzione del rumore di circa 5 decibel.
Per quanto riguarda il settore della navigazione, il GNL consente di ridurre drasticamente le emissioni sia in fase di navigazione che di stazionamento in banchina della nave, con una conseguente riduzione degli impatti sulla realtà portuale e retroportuale: nel confronto con i carburanti liquidi utilizzati comunemente nel settore, infatti, l'utilizzo del GNL consente di abbattere quasi totalmente le emissioni di sostanze inquinanti, con riduzioni di circa il 99% di polveri sottili (PM) e SOx e di circa il 90% degli NOx, garantendo al contempo una consistente riduzione nelle emissioni di CO2 pari a circa il 25%.
Un combustibile ecologico
Il GNL è anche un combustibile in grado di supportare le esigenze energetiche di impianti industriali non collegati alla rete di distribuzione del gas naturale, rappresentando un ottimo sostituto dei combustibili solidi e liquidi a maggior impatto ambientale ed è già stato scelto da aziende che hanno deciso di migliorare la sostenibilità dei propri processi. L’alimentazione a GNL consente di ridurre, rispetto ai combustibili liquidi (gasolio e BTZ) fino al 27% le emissioni di CO2, fino al 99% quelle di SOx e al 96% quelle di PM10. La sostenibilità del prodotto non si limita alle caratteristiche ambientali, ma interessa anche il processo produttivo nel quale il GNL è impiegato, incrementandone l'efficienza tramite il recupero di frigorie e la possibilità in processi di trigenerazione.