La formazione
Grazie alla sua competenza, Assogasliquidi impartisce una formazione specifica, autorizzata dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ai direttori dei depositi di GPL, agli autisti addetti al rifornimento dei piccoli serbatoi e a altre figure chiave della filiera del GPL.
L’analisi (Banca dati incidentale)
Nel corso della propria attività l’Associazione ha intrapreso numerose collaborazioni con i Vigili del Fuoco. Nel 2001 Assogasliquidi e i Vigili del Fuoco hanno sottoscritto una convenzione per la creazione e la gestione di una Banca dati incidentale, che raccoglie informazioni sugli interventi dei Vigili del Fuoco per incidenti in cui è coinvolto il GPL, allo scopo di individuarne le cause principali.
La logistica (Servizio Emergenza Trasporto)
Nel 2005 Assogasliquidi e i Vigili del Fuoco, stipulato un accordo sulla gestione delle emergenze nel trasporto di GPL, approfondendo tematiche già presenti nell’ambito del Protocollo SET, vigente tra Federchimica e i Vigili del Fuoco.
L’accordo, fortemente voluto dalle imprese che aderiscono a Assogasliquidi, prevede la costituzione di strumenti formativi e logistici per raggiungere un livello sempre più elevato in termini di gestione degli incidenti. Nel 2006 Assogasliquidi ha messo a disposizione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco attrezzature per effettuare lo svuotamento delle cisterne in emergenza, mentre nel 2007 l’associazione ha fornito un simulatore per la formazione e l’addestramento di Vigili del Fuoco addetti alle operazioni di emergenza per il recupero di GPL da autocisterne stradali o da cisterne ferroviarie e per la loro messa in sicurezza.
La sicurezza in auto
Norme stringenti e tecnologie avanzate assicurano alle auto a GPL un livello di sicurezza pari a quello delle auto alimentate dai carburanti tradizionali in ogni loro uso: in viaggio, in sosta e durante il rifornimento. Le norme che regolano la costruzione di serbatoi, tubazioni, valvole e altri dispositivi che compongono l’impianto montato sulla vettura, prevedono standard di progettazione, test e collaudi specifici per il GPL. Oltre alla sicurezza passiva (materiali altamente resistenti) gli impianti presentano anche una sicurezza attiva, cioè dispositivi più complessi in grado di intervenire quando si verificano condizioni di rischio.
Il risultato di questo processo normativo è il Regolamento ECE/ONU 67/01, obbligatorio in Italia dal 1 gennaio 2001, che ha introdotto numerosi dispositivi di sicurezza attiva, oltre ad inasprire i requisiti di omologazione di tutti i componenti e della loro installazione. Grazie a questo regolamento e a un’analisi approfondita svolta dal Ministero dell’Interno, nel 2002 è stato emanato il decreto che autorizza per le auto a GPL, dotate di impianti certificati ECE/ONU 67/01, il parcheggio nei garage fino al primo piano interrato (di seguito, la normativa sul parcheggio interrato), indipendentemente dalla presenza di ulteriori piani sottostanti.
L’eliminazione del divieto di parcheggio per i veicoli dotati delle nuove tecnologie ha così sancito il superamento di un immagine che ancora oggi pesa ingiustificatamente sulla percezione della sicurezza del GPL.
La sicurezza di un sistema complesso come un veicolo è stata finalmente giudicata non solo in base alle caratteristiche intrinseche del carburante, ma tenendo in debito conto le tecnologie associate al suo uso, che nel caso del GPL si sono dimostrate particolarmente sicure. Ciò riguarda anche l’impiantistica fissa installata presso i punti vendita stradali che erogano GPL. Anche in questo caso, le norme di legge che ne regolano la progettazione, costruzione ed esercizio garantiscono un elevato livello di sicurezza agli operatori ed ai clienti.
La sicurezza in casa
Il GPL è un prodotto energetico infiammabile e, pertanto, il suo impiego in sicurezza deve avvenire nel rispetto di alcune regole fondamentali, al fine di evitare situazioni di pericolo per sé e per gli altri:
• I LOCALI DOVE SONO INSTALLATI APPARECCHI ALIMENTATI A GPL DEVONO ESSERE ADEGUATAMENTE VENTILATI E AERATI.
• OGNI APPARECCHIATURA ALIMENTATA A GPL DEVE ESSERE COLLEGATA A EFFICIENTI SISTEMI DI SCARICO COME CAMINI, CANNE FUMARIE, ECC..
• OGNI APPARECCHIATURA DEVE ESSERE DOTATA DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA DI FIAMMA PER BLOCCARE LA FUORIUSCITA DI GAS IN CASO DI SPEGNIMENTO, AD ESCLUSIONE DEI PIANI COTTURA, PER I QUALI AL MOMENTO NON ESISTE TALE OBBLIGO.
• GLI IMPIANTI DI ADDUZIONE DI GPL DEVONO ESSERE A TENUTA, PER EVITARE PERDITE DI GAS.
Assogasliquidi ha promosso una serie di attività, in collaborazione con il Comitato Italiano Gas ( CIG) e con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per far conoscere agli utenti le giuste pratiche da adottare quando si ha a che fare con i gas ad uso domestico, sia metano sia GPL. In base ai dati raccolti dalla Banca dati incidentale e dalle Statistiche incidenti da gas, gestita dal CIG, nella maggior parte degli incidenti le cause sono da attribuire a un utilizzo improprio del prodotto, a manovre errate o a una scarsa manutenzione delle apparecchiature. Si è quindi ritenuto opportuno sviluppare progetti di comunicazione indirizzati agli utenti, per divulgare una corretta informazione sull’uso sicuro del prodotto.
Da sempre le Imprese che rappresentiamo sono consce della necessità di gestire le attività con un’attenzione massima alla sicurezza ed al rispetto dei più elevati standard tecnici.
Il settore del GNL è caratterizzato da una rilevante componente industriale che copre trasversalmente competenze afferenti ad amministrazioni diverse ed è fortemente influenzato dalle scelte normative nazionali e comunitarie su numerosi argomenti.
L’approccio del settore verso i temi della sicurezza e l’esperienza maturata nella lunga storia industriale hanno permesso di instaurare un rapporto costruttivo con le amministrazioni competenti sulle tematiche di interesse per la nostra industria.
La collaborazione su tale fronte – sempre nel rispetto dei rispettivi ruoli – sia con il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco che con INAIL ha garantito nel tempo al nostro Paese di avere un quadro normativo unico in Europa, esempio di eccellenza dell’Italia in Europa e nel mondo.
Si tratta di un quadro normativo che nel tempo ha bilanciato gli obiettivi di sicurezza con quelli di omogeneità procedurale e di adeguamento agli sviluppi tecnologici.
In particolare, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha pubblicato una guida tecnica per la realizzazione e la gestione sicura di impianti per il rifornimento di gas naturale compresso alimentati da serbatoio criogenico di gas naturale liquefatto (GNL) ad uso autotrazione. Il gas naturale trasportato e stoccato in forma liquefatta e refrigerata, rappresenta una opportunità importante per una diffusione più capillare dei distributori stradali di metano. Rispetto al gas naturale compresso (GNC), il GNL ha, in analogia con il GPL, una maggiore densità energetica e consente elevate autonomie anche agli impianti non direttamente collegati alla rete del gas naturale. Il documento pubblicato dal Corpo, fornisce un utile strumento per la valutazione dei progetti di prevenzione incendi che saranno proposti ai Comandi Provinciali e, di conseguenza, rappresenta una importante guida per i professionisti che utilizzano l’approccio ingegneristico nella progettazione degli impianti in oggetto. La guida è, inoltre, importante strumento operativo che ha consentito al settore di svilupparsi all’interno di un quadro di indicazioni chiare ed omogenee.
Inoltre, il 20.07.2021 è stata approvata in via definitiva la guida tecnica per il bunkeraggio navale, elaborata nell’ambito delle attività del gruppo di lavoro composto da:
- Corpo Nazionale Vigili del Fuoco
- Direzione Generale per la Vigilanza sulle Autorità Portuali, le Infrastrutture Portuali ed il Trasporto Marittimo e per le Vie d’Acqua Interne
- Comando Generale del Corpo delle capitanerie di porto VI Reparto Sicurezza della navigazione e Marittima
La guida tecnica, elaborata in virtù di quanto disposto nel Decreto n. 19 del 16 Gennaio 2019 del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per “l’individuazione delle misure di safety per la disciplina dell’ormeggio di navi a GNL, in porto, nonché per il loro rifornimento anche con autocisterne e/o bettolina”, analizza diverse tematiche di primaria importanza ai fini della prevenzione incendi, tra cui:
- Procedure per le operazioni di bunkeraggio e check list controllo attività
- Analisi del rischio
- Operazioni simultanee (SIMOPS)
- Formazione e Addestramento del Personale